L’Associazione DDT CORONAVIRUS nell’ambito del monitoraggio del fenomeno coronavirus intende dare evidenza, in questa pagina, alle principali notizie che si sono susseguite nel tempo. Si è voluto creare una raccolta delle principali notizie e non certo, sostituirsi agli organi di informazione.
21 dicembre 2020. Pandemia di criminalità. Si alza il monito dell’Interpol riguardo le prossime mosse delle organizzazioni criminali nel mondo. Il vaccino è l’oro liquido del 2021, la cosa più preziosa da distribuire il prossimo anno e la mafia e le altre organizzazioni si stanno già preparando. “Con la diffusione dei vaccini la criminalità aumenterà drasticamente”: lo ha detto Juergen Stock, alla guida della Interpol, che aggiunge: “Vedremo furti in magazzini e attacchi alle spedizioni di vaccini; la corruzione sarà dilagante in molti luoghi per ottenere più velocemente questo bene prezioso”. Gruppi di criminali hanno pensato fin dal primo minuto a come incassare sul Covid-19, invece di guadagnare sui farmaci come prima, si sono spostati molto velocemente ai falsi prodotti di sanificazione, agli antivirali e alle false mascherine, e ora già prima che il vaccino sia autorizzato i criminali sono pronti con i falsi vaccini.
17 dicembre 2020. Zona rossa alle porte Sembrerebbe non sortire alcun effetto lo spirito natalizio nel mezzo delle litigate del governo sulla stretta anti-covid per le Feste. Dalla mezza intesa da mettere ancora nero su bianco in un Dpcm si profila sempre più chiaro il lockdown per l’intero Paese dal 24 dicembre al 3 gennaio. Un Natale blindato, insomma. Ma c’è ancora chi spera nell’ipotesi più moderata con l’introduzione delle restrizioni su scala nazionale della zona rossa (tutti obbligati a restare a casa, negozi e ristoranti chiusi) negli otto giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 3 gennaio, dove al 28, 29 e 30 dicembre verrebbero invece applicate le regole della zona gialla. Sarà comunque permesso ai fedeli di andare alla Messa ed a due congiunti stretti di andare a trovare i genitori anziani.
15 dicembre 2020. Sembrerebbe alle porte un’altra stretta delle misure anti-covid durante le feste, specie per rendere impossibili gli assembranti da shopping che si sono visti in tutte le grandi città e per allontanare lo spettro della terza ondata a gennaio. Una decisione arriverà entro martedì sera o mercoledì, con un’interlocuzione in corso con il Comitato tecnico scientifico che ha fatto trapelare la necessità di misure più rigorose. Le principali ipotesi in campo sono due. La prima è quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi con negozi e ristoranti chiusi, dalla vigilia a Santo Stefano, da San Silvestro a Capodanno e a ridosso dell’Epifania, solo con i servizi essenziali aperti. La seconda, più probabile, di una sorta di grande zona arancione, con i negozi aperti, ristoranti chiusi e con il coprifuoco anticipato alle 20.
14 dicembre 2020. Arriva il test 4 in 1. Per diagnosticare il Covid-19 notizie giornalistiche riportano l’arrivo di un nuovo test 4 in 1, che distingue il coronavirus dall’influenza A e B e dalla polmonite. Il nuovo test molecolare permette di stabilire se un paziente ha il coronavirus oppure è stato colpito dall’influenza A e B o dal virus respiratorio sinciziale responsabile della polmonite e prima causa di ricovero nei bimbi al di sotto dei 2 anni. Sarà così possibile procedere con le necessarie azioni di isolamento del paziente nel caso da infezione da Covid-19 ma anche di gestirlo tempestivamente con un trattamento adeguato nel caso di presenza degli altri virus respiratori, con minori costi per la sanità pubblica in un momento in cui la curva epidemica potrebbe sovrapporsi alla curva influenzale. Il test può essere effettuato con un unico tampone nasofaringeo.
11 dicembre 2020. Fondi Ue, tensione nel governo. Confermati all’esito dell’accordo raggiunto in senso al Consiglio UE i 209 miliardi messi a disposizione dell’Italia, ma le domande sulla loro gestione e destinazione fermano la bozza del Piano per la ripresa e la resilienza che il governo dovrà inviare a Bruxelles nelle prossime settimane. Nel mirino di Matteo Renzi e di una parte del Pd c’è la cabina di regia immaginata inizialmente dal premier, con sei supermanager che agiscono con poteri sostitutivi dei ministri in deroga alle leggi, ma non solo. Il leader di Italia Viva ancora incalza affinchè si decida prima su cosa fare con i fondi Ue discutendone tra i leader politici, con le parti sociali e in Parlamento, e solo dopo sulla struttura che dovrà monitorare l’avanzamento dei progetti.
10 dicembre 2020. Cashback in stallo. Falsa partenza per il Cashback di Stato a causa del malfunzionamento dell’App IO. Moltissimi cittadini hanno segnalato ritardi e disservizi dell’applicazione che consente ai richiedenti di registrarsi per ottenere il rimborso del 10% dei pagamenti effettuati con moneta elettronica a partire dall’8 dicembre. Le difficoltà maggiori riguardano l’aggiunta di carte bancomat o di credito, cioè dei metodi di pagamento che verranno considerati per conteggiare le transazioni effettuate. I problemi, ha spiegato Palazzo Chigi, sono stati provocati dagli imponenti flussi di traffico registrati dall’App IO con milioni di richieste di caricamento di carte nella sezione Portafoglio.
9 dicembre 2020. Pressing sulle misure del Governo. L’idea, che potrebbe diventare proposta parlamentare, è quella di inserire il divieto di spostamento a livello provinciale e non più comunale. L’ala rigorista dell’esecutivo però alza il muro sull’ipotesi di modifica. Per dare un via libera allo spostamento tra i Comuni occorrerebbe modificare o presentare un nuovo decreto in assenza di tempi tecnici per farlo. Una decisione spalleggiata con forza dai ministri Speranza, Boccia e Franceschini, che ha scatenato proteste di chi fa notare che ad essere penalizzati dalla norma soni i piccoli comuni rispetto ai grandi centri urbani. Tra questi l’Unione delle province e i Presidenti di regione che premono affinchè si passi a misure di maggior buon senso simili a quelle delle altre Nazioni europee dove il “sì” alla prudenza significa anche “no” alle prigionia.
7 dicembre 2020. Italia senza zone rosse. Con il passaggio dell’Abruzzo da zona rossa a zona arancione non ci sono più regioni italiane nella fascia di rischio che prevede le misure più restrittive, anche se non è chiaro se da oggi o da mercoledì. Quello dell’Abruzzo è infatti un caso: a differenza delle altre regioni è stato lo stesso presidente Marsilio a firmare ieri sera il passaggio di colore dopo “aver avvisato il ministro Speranza”, il quale però ha negato il suo consenso alla decisione. C’è la disponibilità del Governo a riconoscere la fine del periodo di zona rossa all’esito delle tre settimane necessarie e obbligatorie, quindi se l’Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l’intesa del Ministero della Salute ma se decidesse autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina sarà diffidata.
4 dicembre 2020. Effetto dpcm. Crescono sempre più le polemiche al nuovo Decreto firmato ieri notte dal Presidente Conte. Alle proteste in seno al Governo da parte dei parlamentari del Partito Democratico si aggiunge il fronte dei Presidenti di Regione che non tollerano l’incisività delle limitazioni e le perplessità che ne derivano, specie quelle riguardanti i divieti ingiustificati alla circolazione. Saltano agli occhi anche misure come lo stop ai centri commerciali nel week end e le messe di Natale anticipate per via del coprifuoco.
3 dicembre 2020. Il Governo vara la stretta sul Natale. E’ chiara ormai, da quanto risulta dalla bozza del Dpcm in vigora da domani, la linea del rigore scelta per le festività natalizie. Coprifuoco alle 22 per tutta la durata del Decreto fino al 15 gennaio, compreso quindi la Vigilia, Natale e l’ultimo dell’Anno, giorni in cui peraltro sarà negato lo spostamento tra comuni. Resta fermo il divieto delle consumazioni dalle 18 in poi anche nei ristoranti degli alberghi, dove per scongiurare i soliti “cenoni” si potrà mangiare solo in stanza. Viene confermato anche lo stop ai trasferimenti tra regioni gialle dal 21 dicembre al 6 gennaio, salvo il rientro nei luoghi di domicilio o residenza e per i ricongiungimenti familiari specie nel caso di anziani soli.
26 novembre 2020. Ritorno a scuola con ingressi scaglionati. Sono molte le questioni emerse durante l’incontro tra la Ministra dell’istruzione Lucia Azzolina e i sindaci delle città metropolitane. Da un lato le pressioni del governo spingono a riportare gradualmente gli studenti alle lezioni in presenza prima di Natale seppur senza una data precisa, dall’altro le preoccupazioni degli enti locali affinchè non si ripresentino le stesse difficoltà di gestione che hanno inevitabilmente portato alla chiusura delle scuole. Necessarie, quindi, a detta dei sindaci, più garanzie sull’incremento dei mezzi di trasporto e sull’utilizzo di protocolli sanitari univoci e chiari.
25 novembre 2020. Lavori in corso per il Natale. Mentre la Commissione Europea ribadisce che un rilassamento troppo celere ed eccessivo delle misure restrittive aumenterebbe il rischio di una terza ondata nel 2021oggi nel vertice col Ministro Speranza si discute sul numero delle persone che potranno riunirsi a tavola per la cena e il pranzo di Natale. Sembra mantenersi la linea dura anche in vista delle festività. Spostamenti consentiti da zona gialla a zona gialla con la sola eccezione di chi sconfina per il rientro verso la propria residenza.
24 novembre 2020. Piano italiano per la vaccinazione da Covid. Proseguono i ritardi sul piano di vaccinazione che il ministro della Salute Speranza dovrà presentare al parlamento nei prossimi giorni. Dalle premesse risulta che solo 13 Regioni hanno indicato per il termine del 21 novembre i presidi ospedalieri e le idonee strutture capaci di conservare e di somministrare il vaccino. Il piano si prevede consterà di una prima fase di vaccinazione destinata a operatori sanitari, forze dell’ordine e grandi anziani, e di una seconda fase di vaccinazione di massa per la quale , tra l’altro, si dovrà discutere del nodo <<obbligatorietà >> del vaccino.
23 novembre 2020. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 23 novembre 2020, n. 154 contenente “Misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Il Decreto “Ristori Ter” interviene con un ulteriore stanziamento di risorse, pari a 1,95 miliardi di euro per l’anno 2020, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle misure disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonché con ulteriori misure connesse all’emergenza in corso.
NOTIZIE PREGRESSE
13 giugno 2020. Stati Generali dell’economia. Sono stati convocati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, per Sabato 13 giugno 2020 gli Stati Generali dell’economia, presso la sede di rappresentanza di Villa Pamphilj. Si tratta di un appuntamento per discutere sulla “ripartenza” e sulle misure idonee al rilancio del paese dopo il periodo di emergenza sanitaria collegata al coronavirus.
12 giugno 2020. Ulteriore Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. DPCM. Si tratta delle ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
27 maggio 2020. Assistenti Civici. E’ ancora in corso il dibattito a livello politico in ordine alla introduzione della figura dei c.d. assistenti civici. Un corpo di volontari che non avranno il compito di controllo relativo all’applicazione delle misure sanitarie dettate per arginare la diffusione della pandemia. L’istituzione del corpo di detti volontari è stata portata avanti dal Ministro per gli Affari Regionali per lo svolgimento di compiti di utilità pubblica. Ci sarebbe la previsione di un bando per reclutare 60 mila volontari che dovrebbero essere coordinati dalla Protezione Civile.
20 maggio 2020. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Il predetto decreto-legge interviene ha ad oggetto molteplici settori anche delle attività produttive ed è articolato in modo tale da assicurare, l’unitarietà, l’organicità, e la compiutezza degli interventi prefissati alla tutela delle famiglie e dei lavoratori, alla salvaguardia e al sostegno delle imprese, degli artigiani e dei liberi professionisti, al consolidamento, snellimento e velocizzazione degli istituti di protezione e coesione sociale.
9 maggio 2020. ANNULLATA L’ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA. Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei Ministri, per il Tramite dell’Avvocatura Generale dello Stato, contro l’ordinanza del Presidente della Regione Calabria che aveva disciplinato l’aperura di attività commerciali nella Regione. Questo il dispositivo: «accoglie il ricorso e annulla l’ordinanza del Presidente della Regione Calabria del 29 aprile 2020 nella parte in cui dispone che sul territorio della Regione, è consentita la ripresa delle attività di Bar, Pasticcerie, Ristoranti, Pizzerie, Agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto. Ordina che la sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa».
8 maggio 2020 ALLO STUDIO DEL GOVERNO LE NUOVE MISURE PER IMPRESE E FAMIGLIE. Da una parte la Presidenza del Consiglio dei Ministri potrebbe intervenire a breve con un nuovo decreto che preveda la possibilità di apertura, ancor prima del 18.5.2020, o dei primi di giugno 2020 degli esercizi commerciali ad oggi chiusi. Nel prossimo decreto legge (c.d. decreto legge maggio), dall’altra, il Governo stabilirà le misure per imprese e famiglie relative agli incentivi per la ripresa economica. Particolare attenzione verrà dedicata al settore della scuola per stabilire le modalità di inizio dell’anno scolastico dal mese di settembre.
3 maggio 2020 DA DOMANI INIZIO FASE 2. Tutti i particolari intarpretativi dell’ultimo DPCM del 26 aprile 2020 sono contenuti nella circolare del Ministero dell’Interno del 2 maggio 2020 con la precisazione che le misure sono applicabili sull’intero territorio nazionale a partire dal 4 maggio 2020 e sono efficaci fino al 17 maggio 2020.
2 maggio 2020. ALCUNI DATI PRIMA DELLA FINE DELLA FASE 1. I dati del bollettino della Protezione Civile del 2 maggio 2020 riportano un costante calo delle persone ricoverate. In terapia intensiva si trovano, secondo quanto diffuso dalla Protezione civile, 1.539 persone, 39 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 17.357 persone, 212 meno di ieri. In isolamento domiciliare 81.808 persone (+12 rispetto a ieri). Nelle ultime ventiquattr’ore sono decedute 192 persone (ieri le vittime erano state 269).
27 aprile 2020. PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE ((GU n.108 del 27-4-2020) il DPCM DEL 26 aprile 2020. Pubblicate in G.U. le ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. Le stesse entreranno in vigore dal 4 maggio 2020
26 aprile 2020. CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUL DPCM DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE. Nella serata di Domenica 26 aprile 2020 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha annunciato la prossima pubblicazione del DPCM messo a punto nei giorni scorsi in relazione alla c.d. “fase 2”, quella che segue il primo periodo di restrizioni, e che sarà operativa dal prossimo 4 maggio 2020. La riapertura dei commercianti al dettaglio è prevista dal 18 maggio 2020; il 1 giugno 2020 toccherà ai bar e ai ristoranti. Resta il principio generale del mantenimento della distanza sociale.
25 aprile 2020. PROROGA DEGLI SFRATTI DAL 30 GIUGNO AL 1 SETTEMBRE 2020. Nella legge di conversione del primo decreto legge per fronteggiare gli effetti del virus è stata inserita la proroga degli sfratti dal 30 giugno 2020 al 1 settembre 2020. Inserita anche la sospensione per 6 mesi (dall’entrata in vigore della Legge, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per il 30 aprile 2020) ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare dell’abitazione principale del debitore.
24 aprile 2020. PRONTO IL PIANO DELLA TASK FORCE PER LA “FASE 2” (vedi nel sito pagina “TERMINOLOGIA”). Per la c.d. “FASE 2” è previsto il ritorno al lavoro di circa 2,7 milioni di italiani. E’ stata raggiunta intesa tra Governo e sindacati per il protocollo sicurezza sul lavoro per la Fase 2. Il calendario della riapertura delle attività produttive dovrebbe prevedere 4 date cruciali.
23 aprile 2020. COMMISSIONE EUROPEA ALLO STUDIO PER STUDIO RECOVERY FOUND. La Commissione Europea lavorerà nei prossimi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un “Recovery Fund” che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico.
22 aprile 2020. IN GAZZETTA UFFICIALE INTEGRATO IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO DELLA PROTEZIONE CIVILE. <<Considerata la necessità, anche in vista della fase di ripresa graduale delle attivita’ sociali, economiche e produttive in coordinamento con il Comitato di esperti di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020, di rafforzare il Comitato tecnico-scientifico di cui al citato art. 2 dell’ordinanza n. 630 del 2020 con ulteriori esperti>> è stato integrato, con ordinanza del Capo della Protezione civile del 18 aprile 2020, il Comitato tecnico-scientifico della Protezione civile. Per la partecipazione al Comitato non sono dovuti compensi, gettoni di presenza o altri emolumenti. Eventuali oneri di missione, derivanti dalla partecipazione alle riunioni del Comitato sono a totale carico dei partecipanti
14 aprile 2020 ALLO STUDIO DEL GOVERNO UNA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA SEMPLIFICATA. Andrebbe a tutela le Colf il nuovo strumento di integrazione salariale in deroga semplificata allo studio del Governo. La nuova Cassa in deroga si baserebbe sui due parametri dell’orario e delle prestazioni effettuate. Alle Colf potrebbe spettare un indennizzo fino a 600 euro.
13 aprile 2020. LA REGIONE LAZIO PREVEDE SOSTEGNO ECONOMICO. Tra gli interventi principali da parte della Regione Lazio vi è il piano c.d. “Pronto Cassa” con il quale è stata stanziata la somma di circa 450 milioni di euro di cui 100 milioni per imprese e partite IVA. Seguono altra serie di finanziamenti spiegati nel dettaglio dal Presidente e dal Vice Presidente della Regione Lazio.
11 aprile 2020. IL MINISTRO DELL’INTERNO LAMORGESE INVIA CIRCOLARE AI PREFETTI. Intervento del Ministro dell’Interno nei confronti dei Prefetti destinatari di una circolare di invito a mettere in campo <<una strategia complessiva di presidio della legalità>>. Il Ministro avverte rappresentando che alla imprese già in difficoltà potrebbero accompagnarsi ulteriori gravi tensioni cui possono fare eco la recrudescenza di tipologie di delittuosità comune e il manifestarsi di focolai di espressione estremistica. Non manca di evidenziare come nelle nuove pieghe si può annidare il rischio di presenza di organizzazioni criminali.
10 aprile 2020. ULTERIORE DPCM SULLE MISURE RESTRITTIVE. Viene di poco allungata la lista delle attività che possono riprendere dopo Pasqua. Con l’intento di non <<vanificare gli sforzi fatti>> viene prevista la riapertura delle librerie e della “filiera” del legno (con esclusione dei mobili) dopo il 14 aprile 2020. La ripartenza per altre attività viene ipotizzata per il 4 maggio ma con <<cautela e gradualità>>.
9 aprile 2020. IL GOVERNO CONFERMA L’ORIENTAMENTO DELLA PROROGA DEL LOCKDOWN FINO AL 3 MAGGIO 2020. Dopo la conclusione del confronto con le parti sociali, il Governo ha confermato l’orientamento di prorogare il “blocco” fino al 3 maggio. Fino a detta data saranno pochissime le attività (in relazione alle quali si farà riferimento ai codici ATECO) che potranno stare aperte.
8 aprile 2020 PUBBLICATO IL D.L. 23 del dell’8.04.2020 IN GAZZETTA UFFICIALE: <<Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonchè interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali>>;
7 aprile 2020 IN ARRIVO NUOVO DECRETO LEGGE. Si è in attesa della pubblicazione del nuovo decreto legge annunciato dal Presidente del Consiglio dei Ministri nella conferenza stampa (con il Ministro Gualtieri e il Ministro Azzolina) nella giornata di ieri sera. Il decreto prevede innesto di liquidità per le imprese sino all’importo di 750 miliardi. Prevista la regolamentazione anche nel settore scolastico con riferimento alla chiusura degli anni scolastici in corso e alle modalità di accesso alle classi superiori e di svolgimento degli esami esame (terza media e ultimo anno scuola superiore). Previsto anche un nuovo stop per la “giustizia” che si allungherebbe fino all’11.05.2020.
6 aprile 2020 EMANATO IL DECRETO IN RELAZIONE ALLE INDENNITA’ PER I COLLABORATORI SPORTIVI. È stato emanato il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, sulla base del quale sono definite le modalità di presentazione delle domande a Sport e Salute per ricevere l’indennità di 600 euro prevista dal Decreto Legge “Cura Italia” per il mese di marzo 2020 a favore dei collaboratori sportivi (art. 96, decreto-legge 17 marzo 2020, n.18).
5 aprile 2020 I CONTROLLI IN ORDINE ALLE MISURE DI CONTENIMENTO. Continuano senza sostai controlli da parte delle Forze dell’Ordine in relazione alle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19. Il Viminale continua a rendere noti i numeri dei controlli che, nella sola giornata del 4 aprile 2020 ha riguardato n. 229.104 soggetti. Sono state elevate 9.284 sanzioni per il mancato rispetto delle misure restrittive e denunciata n. 54 persone per false attestazioni e/o false dichiarazioni sulle generalità. Sono state, altresì, denunciate n. 10 persone per inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone in quarantena perché risultate positive al virus. I controlli hanno riguardato anche 87.364 esercizi commerciali dei quali 173 sono stati oggetto di sanzioni.
4 aprile 2020 I DATI DIFFUSI DALLA PROTEZIONE CIVILE. Con riferimento alla giornata del 3 aprile 2020 la Protezione Civile, nella successiva giornata del 3 aprile 2020 ha diffuso i seguenti dati: Il 3 aprile ci sono stati 4.585 nuovi contagi. Ieri (2 aprile 2020) erano stati 4.668. Le persone contagiate dall’inizio dell’epidemia risultano essere 119.827, compresi i deceduti e i guariti. Attualmente risultano positive 85.388 persone, 2.339 in più rispetto al 2 aprile. Il 3 aprile ci sono stati 766 decessi, 6 in più rispetto a ieri (2 aprile 2020). In totale sono decedute 14.681 persone. Il numero dei guariti sale a 19.758 persone, 1.480 in più rispetto al 2 aprile.
3 aprile 2020 INPS E TUTELA DELLA PRIVACY. A seguito dei disservizi venutisi a creare successivamente alla richiesta di accesso ai server dell’INPS per l’inoltro delle domande per accedere ai benefeci governativi l’INPS ha comunicato quanto segue, in relazione alla possibile impropria diffusione di dati sensibili e tutelati dalla legge sulla “Privacy” : <<L’INPS informa gli utenti di avere prontamente notificato il data breach al Garante per la protezione dei dati personali ed assicura che, fin dal momento in cui si è avuta conoscenza della possibilità che vi sia stata violazione di dati personali, sta assumendo tutte le misure atte a porre rimedio alla situazione di rischio, attenuare i possibili effetti negativi e tutelare i diritti e le libertà delle persone fisiche. In tale ambito è istituita la seguente casella di posta elettronica violazionedatiGDPR@inps.it utilizzabile, esclusivamente dai soggetti i cui dati siano stati interessati dalla violazione, per le segnalazioni all’INPS, allegando eventuali evidenze documentali. L’Istituto si impegna a verificare tutte le segnalazioni ricevute e ad adottare ogni ulteriore misura tecnica e organizzativa adeguata di protezione dei dati personali che dovesse rendersi necessaria. Si richiama il contenuto dell’avviso del Garante in ordine alla necessità che chiunque sia venuto a conoscenza di dati personali altrui non li utilizzi ed eviti di comunicarli a terzi o diffonderli>>.
2 aprile 2020 IL VENETO PERDE PIL PER 12-13 MILIARDI AL MESE. Il Governatore del Veneto, Luca Zaia in una conferenza stampa, nel fare il punto della situazione della regione Veneto ha rappresentato, come riportato da fonti giornalistiche, i termini economici dell’emergenza evidenziando come a fronte di un PIL regionale da più di 150 miliardi l’anno, il fermo di un mese significa una perdita di 13-13 miliardi di PIL
1 aprile 2020 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Proroga al 13 aprile 2020 dell’efficacia delle disposizioni emergenziali rese <<dai precedenti dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8, 9, 11 e 22 marzo 2020, nonché di quelle previste dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 e dall’ordinanza del 28 marzo 2020 adottata dal Ministro della salute di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ancora efficaci alla data del 3 aprile 2020 e’ prorogata fino al 13 aprile 2020>>.
31 marzo 2020 CIRCOLARE INTERPRETATIVA DEL MINISTERO DELL’INTERNO IN ORDINE AGLI SPOSTAMENTI. Resa dal Ministero dell’interno la Circolare di chiarimenti sul divieto di assembramento e spostamenti di persone fisiche. Viene precisato, tra l’altro, che <<è consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute>>. La ricolare rammenta che <<resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici>> ed evidenzia che <<l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima, come già detto, il camminare in prossimità della propria abitazione>>.
30 marzo 2020 IL MINISTRO DELLA SALUTE PREANNUNCIA PROROGA DELLE MISURE RESTRITTIVE. Le misure di contenimento sarebbero prorogate fino a Pasqua (vi è anche l’ipotesi della settimana ad essa successiva). E’ quanto emerso nella riunione del Comitato tecnico scientifico. Il Ministro della Salute, all’esito della riunione ha, quindi, annunciato che il governo si muoverà in questa direzione. Si è in attesa quindi del prossimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che probabilmente potrà intervenire Mercoledì p.v. all’esito di riunione del Consiglio dei Ministri.
29 marzo 2020 L’INPS PUBBLICA LE CIRCOLARI ESPICATIVE. In ordine agli strumenti di tutela dei lavoratori (cassa integrazione, congedo parentale e bonus baby sitter, ecc.) l’Inps ha pubblicato sul proprio sito web www.inps.it, le circolari che contemplano le varie istruzioni e modalità per effettuare le richiesta delle misure previste dal decreto legge “Cura Italia” volte a sostenere lavoratori e famiglie. L’Inps, con dette circolari, ha chiarito quali sono i criteri per l’accesso in forma semplificata alla cassa integrazione e per la richiesta di congedo parentale per i figli a casa a causa dell’emergenza epidemiologica.
28 marzo 2020 CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER CONTE. Aiuti alle famiglie bisognose e protrazione del periodo temporale delle misure restrittive. Questo, in sostanza, il contenuto della conferenza stampa del Premier Conte, tenutasi unitamente al Ministro per l’Economia, Gualtieri. Anche dopo il 3 aprile 2020 continuerà, pertanto, la sospensione dell’attività didattica così come resteranno sospese molte delle attività produttive. In ordine alla scelta delle attività che dovranno rimanere chiuse si attendono così gli sviluppi anche all’esito del confronto tra il Governo e il Comitato tecnico-scientifico.
27 marzo 2020 PREGHIERA DI SUPPLICA DEL PAPA CON INDULGENZA PLENARIA. Da Piazza San Pietro alle 18 la preghiera di supplica, con Francesco, per chiedere la fine della pandemia. In piazza il Crocifisso di San Marcello. Al termine concessione dell’Indulgenza plenaria <<Si concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa o della Divina Liturgia, alla recita del Santo Rosario o dell’Inno Akàthistos alla Madre di Dio, alla pia pratica della Via Crucis o dell’Ufficio della Paràklisis alla Madre di Dio oppure ad altre preghiere delle rispettive tradizioni orientali, ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile>>.
26 marzo 2020 ANCORA UN NUOVO MODULO PER L’AUTOCERTIFICAZIONE. A seguito dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto legge il Ministero dell’Interno ha messo a punto il nuovo modulo di autocertificazione (si può scaricare dai siti istituzionali) per giustificare gli spostamenti. Il nuovo modulo si differenzia da quello precedente oltre per il richiamo all’ultimo decreto anche per il fatto che contempla la possibilità di spostamento da regione a regione; in tal caso si dovrà dichiarare di conoscere anche le normative regionali. Dovrà, poi, essere indicato il motivo dello spostamento.
25 marzo 2020 PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL D.L. n. 19 DEL 25 marzo 2020 (MISURE URGENTI PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19) – DEFINITA LA NUOVA LISTE DELLE ATTIVITA’ CHE POSSONO RIMANERE APERTE. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto Legge emergenziale. E’ stata, poi, predisposta, a seguito del confronto tra Governo e Sindacato, la nuova lista delle attività produttive ritenute essenziali e che quindi potranno rimanere aperte fino al 3 aprile 2020. Il precedente DPCM del 22 marzo aveva previsto la chiusura di aziende, fatta eccezione per quelle che erano state inserite in una specifica lista che rinviava ai c.d. codici ATECO. La lista, pertanto, verrà ora aggiornata. Vengono chiuse ad esempio le fabbriche che producono spago, reti, articoli di gomma, macchine per la produzione riguardanti l’industria alimentare, le bevande e il tabacco.
24 marzo 2020 RINVIATE LE OLIMPIADI DI “TOKYO 2020“. Dopo il rinvio di numerosi eventi sportivi a livello mondiale giunge anche la notizia del rinvio dei Giochi Olimpici in programma quest’estate a Tokyo. Con una dichiarazione congiunta del Comitato Olimpico Internazionale e del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 è stato disposto il rinvio per salvaguardare la salute degli atleti e di tutti coloro che sono coinvolti ai Giochi Olimpici. Le Olimpiadi si svolgeranno nel 2021.
24 marzo 2020 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI annuncia la pubblicazione di un nuovo Decreto Legge contenente ulteriori misure restrittive per arginare la diffusione del coronavirus.
23 marzo 2020 TERZA VERSIONE DEL MODULO PER L’AUTOCERTIFICAZIONE SUGLI SPOSTAMENTI. A seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministro del 22 marzo 2020 è stato messo a punto un nuovo (l’ultimo risaliva al 17 marzo 2020) modulo di dichiarazione per giustificare lo spostamento. Nel modulo oltre a dover dichiarare di essere a conoscenza dei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’ordinanza del Ministero della Salute si dovrà indicare da dove lo spostamento è iniziato e la destinazione. Inoltre è necessario avere con sé il modulo (scaricabile anche dal sito del Ministero dell’Interno).
22 marzo 2020 NUOVO DECRETO DEL PRRESIDENTE DEL CONSIGLIO (nuove misure restrittive). Nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri vengono contemplate le 80 voci riferite ad attività lavorative che potranno proseguire nonostante le restrizioni. Tra chi potrà continuare a lavorare ci sono tra gli altri colf e badanti conviventi, i portieri degli stabili condominiali, i lavoratori dell’intera filiera alimentare, quella medico-sanitaria e quella farmaceutica e, tra i servizi, i call center.
20 marzo 2020 TURISMO: NEL 2020 MENO 60 % DI PRESENZE TURISTICHE IN ITALIA. <<Il coronavirus ha cancellato oltre mezzo secolo di turismo. Anche immaginando una risoluzione ‘veloce’ dell’emergenza sanitaria in Italia, l’effetto della pandemia sul mercato internazionale e sulla fiducia dei viaggiatori ci porterà a chiudere l’anno con una riduzione di oltre 260 milioni di presenze rispetto allo scorso anno (-60%). Il turismo italiano chiuderebbe dunque il 2020 con circa 172 milioni di presenze: i livelli che si registravano a metà anni ‘60, quando il mondo era diviso in blocchi e i viaggi aerei erano un lusso per pochi. E la ripresa del mercato non avverrà prima dell’inizio del 2021, se tutto va bene. A stimarlo è CST per Assoturismo Confesercenti. La stima si basa sulle presenze turistiche ‘ufficiali’ nelle strutture ricettive accreditate, e si muove dall’ipotesi di un contenimento della fase peggiore dell’emergenza sanitaria italiana entro aprile, con un graduale ritorno alla ‘normalità’ a maggio. Ma non per il turismo: è infatti lecito presumere che frontiere e collegamenti internazionali rimarranno bloccati finché la pandemia non sarà arretrata almeno nei principali mercati turistici esteri, che dovrebbero recuperare – nella migliore delle ipotesi – solo a partire dal 2021>> (dal sito www.assoturismo.it).
19 marzo 2020 IL NUMERO DEI DECESSI IN ITALIA SUPERA 3.400. Nel giorno di San Giuseppe l’Italia registra un triste primato: l’aver superato, quanto al numero dei decessi, la Cina che aveva registrato n. 3.245. Il numero complessivo dei contagiati in Italia ha superato i 41.000. Ogni giorno alle ore 18.00 la Protezione Civile (vedi tra i link di riferimento nell’apposita pagina del sito) aggiorna il bollettino dei dati riferiti al coronavirus.
18 marzo 2020 DATI DEL VIMINALE SU CONTROLLI E DENUNCE. Dal sito del Ministero dell’Interno: <<Nella giornata di ieri le Forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 187.455 persone e 8.089 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 111.512, denunciati 154 esercenti e sospesa l’attività di 33 esercizi commerciali. Salgono così a 1.025.655 le persone controllate dall’11 al 17 marzo 2020, 43.595 quelle denunciate ex articolo 650 c.p., 926 le denunce ex articolo 495 c.p., 527.014 gli esercizi commerciali controllati e 1.473 i titolari denunciati.>>
17 marzo 2020 NUOVO MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE. E’ stato mezzo a punto il nuovo modello di autocertificazione relativo alla giustificazione in ordine ad eventuali spostamenti sul territorio nazionale. Nel modello verrà chiesto di dichiarare, oltre al fatto di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio e delle sanzioni in caso di inottemperanza di dette misure anche (ed è questa la novità) di <<non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID-19 di cui all’articolo 1, comma1, lettera c), del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020>>.
16 marzo 2020 APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL DECRETO “CURA ITALIA”. E’ stato approvato, oggi 16.03.2020, il decreto, denominato “Cura Italia”, contenente importanti misure economiche per far fronte all’emergenza coronavirus. Nel super decreto, si prevede, tra l’altro, lo stop a tasse e mutui, il taglio delle bollette, l’indennità una tantum per autonomi e professionisti, alcune misure di cassa integrazione in deroga per le aziende e altre forme di sostegno per le famiglie e i lavoratori. Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
15 marzo 2020 LAVORO – CONTAGIO – RISCHIO LICENZIAMENTO. Il fatto di cronaca che riguarda il rischio di licenziamento (o di sanzione disciplinare quale la sospensione o altro) di alcuni medici contagiati dopo aver partecipato al brindisi, in reparto ospedaliero di una struttura romana, in onore di una neo specializzanda, deve ulteriormente mettere in guardia. La responsabilità in ordine alla diffusione del contagio sui luoghi di lavoro non solo può ricadere sul datore di lavoro che non pone in essere tutte le cautele previste dalla specifica normativa ma anche sui lavoratori. Questi ultimi sono obbligati, infatti, ad adeguare il proprio comportamento alle stringenti prescrizioni per evitare la diffusione del coronavirus.
14 marzo 2020 SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI. Il Governo, con le principali Organizzazioni Sindacali ha sottoscritto l’accordo che contiene disposizioni in materia di tutela della salute nei luoghi di lavoro collegate al fenomeno del coronavirus. I temi del Protocollo: informazioni; ingresso in azienda; accesso dei fornitori esterni; pulizia; igiene personale; DPI – dispositivi di protezione individuale; aree comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori automatici); turni, smart working e orario di lavoro; riunioni; gestione in azienda di un soggetto con sintomi da coronavirus; sospensione delle attività e ricorso agli ammortizzatori sociali.
13 marzo 2020 DENUNCE PER VIOLAZIONE PROVVEDIMENTI DELL’AUTORITA’ E FALSE DICHIARAZIONI Numerose denunce in tutta l’Italia per la violazione delle norme atte a contenere la diffusione del coronavirus. L’articolo del codice contestato è l’art. 650 c.p. (violazione dei provvedimenti dell’Autorità). Sono stati contestati, inoltre, altri reati tra i quali la falsa attestazione o dichiarazione resa a pubblica ufficiale e false dichiarazioni su identità personali (art. 495 e 496 c.p.). Per alcuni esercizi commerciali è stata disposta la chiusura con provvedimenti amministrativi.
12 marzo 2020 CHIUSURA BAR, RISTORANTI, PARRUCCHIERI, ESERCIZI COMMERCIALI, ecc. Città deserte, negozi chiusi. E’ l’effetto degli ultimi provvedimenti assunti in data di ieri dalla Presidenza del Consiglio. Per le “domande frequenti” in ordine alle prescrizioni e ai comportamenti da tenere consultate il sito ufficiale del Ministero della Salute.
11 marzo 2020 – Presidente del Consiglio (dichiarazione da Palazzo Chigi) ULTERIORI MISURE RESTRITTIVE: <<La sfida riguarda la salute dei cittadini; è una sfida che mette a dura prova il Sistema Sanitario Nazionale ma riguarda anche la tenuta della nostra economia, del nostro tessuto produttivo, fatto di piccole e medie imprese. … Ora disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio ad eccezione dei negozi di genere alimentari, di prima necessità, delle farmacie, delle parafarmacie, … chidono anche, negozi, bar, risotranti, parrucchieri, centri estetici … va attuata la modalità di lavoro agile, vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti …Dobbiamo limitare gli spostamenti… L’effetto di tale sforzo si vedrà tra un paio di settimane. Nominerò un Commissario delegato … con ampi poteri …la persona sarà il dott. Domenico Arcuri>>.